martedì 11 dicembre 2012

Risultati in anteprima e-Stetix 3D mammo

Ormai, tutti noi, siamo abituati ad utilizzare la tecnologia in ogni area della nostra quotidianità: i computer al lavoro, gli smartphone quando siamo in movimento ed ancora tablet e netbook.
Anche la medicina si avvale oggi del prezioso contributo di speciali programmi che hanno la capacità di ricreare nei minimi particolari virtualmente ed in 3 dimensioni (3D) il caso in esame permettendo ai medici di individuare o adottare soluzioni un tempo impensabili.

Anche la chirurgia estetica beneficia oggi di importanti innovazioni offerte dal campo tecnologico e nel presente articolo il Dr. Clemente Zorzetto ci parla del programma chiamato e-Stetix 3D mammo ovvero un software capace di simulare il risultato finale di un intervento di mastoplastica additiva con protesi mammarie in gel di silicone.

In base all’esperienza del Dr. Zorzetto, durante la visita pre-mastoplastica, le pazienti che desiderano aumentare il volume del loro seno focalizzano la loro attenzione su due punti cruciali ovvero cercare di spiegare al chirurgo i risultati che desiderano ottenere e capire dalle parole e descrizioni di quest’ultimo come effettivamente l’operazione modificherà il loro decolté.

Per aiutare le pazienti ad avere un’idea approssimativa del risultato finale, i medici avevano a disposizione ben poche possibilità se non disegni a mano o software per l’elaborazione di immagini che però non potevano tenere in considerazione moltissimi fattori poiché non erano stati progettati per quello scopo.

Il software e-Stetix 3D mammo (della spagnola Crisalix) ha portato una vera rivoluzione nel campo estetico poiché tale software è capace, a partire da fotografie digitali in due dimensioni, di elaborare modelli virtuali in tre dimensioni in tutto e per tutto riflettenti la fisionomia della paziente. Una volta elaborato il modello, medico e candidata possono discutere insieme su come, dove e quanto modificare il seno per raggiungere e vedere in anteprima i risultati finali.

E-Stetix 3D mammo contiene al suo interno un’ampia gamma di protesi mammarie così che il chirurgo possa selezionarle ed applicarle al modello virtuale rappresentante la paziente e quest’ultima abbia anche la possibilità di valutare, nello stesso momento, diverse soluzioni, misure e posizionamento. Spetterà comunque sempre alla bravura e all’esperienza del chirurgo, in sala operatoria, realizzare quanto visto dalla paziente sullo schermo del computer.

giovedì 29 novembre 2012

La chirurgia estetica preferita dagli uomini


Siamo quasi arrivati alle feste di Natale 2012 ed anche in questo clima di incertezza e crisi economica, le feste di dicembre e gennaio sono da molti considerate come l’occasione di vedere i vecchi amici ma anche di incontrare nuove persone e, perché no, anche di intraprendere nuove relazioni favorite dalle più frequenti occasioni d’incontro.

Proprio in questo clima prefestivo ed in funzione della maggior esposizione sociale dovuto al moltiplicarsi di occasioni di incontri mondani più che in altri periodi dell'anno, molti uomini pensano di giocare d’anticipo e rivolgersi al chirurgo estetico per qualche piccolo e veloce ritocchino.
Che anche gli uomini si siano avvicinati alla chirurgia e medicina estetica non è una novità, ormai i giornali ed i media in generale lo hanno gridato ai quattro venti; ciò che invece è da sottolineare è che sempre più uomini arrivano in clinica dal Dr. Clemente Zorzetto già molto informati e preparati sui differenti trattamenti specialmente quelli rivolti all’anti-aging ovvero i trattamenti mirati a combattere l’invecchiamento cutaneo soprattutto quello del volto.

Per prepararsi alle feste, soprattutto quella di capodanno, alcuni uomini richiedono interventi veloci per eliminare le rughe, delineare maggiormente gli zigomi e la linea mandibolare e rimpolpare le guance. Per tutte le richieste sopra citate la chirurgia estetica “soft” ha tutta una serie di soluzioni che mettono in primo piano le ormai famose iniezioni di acido ialuronico e botulino: il primo serve per aumentare l’idratazione della zona trattata poiché richiama acqua e si lega con essa, il secondo invece “spiana” le rughe del volto agendo sui muscoli.

Le esigenze maschili non si fermano alle punturine, molti programmano con largo anticipo, specie prima delle vacanze estive, interventi più importanti ed onerosi come l’addominoplastica per eliminare l’adipe che ricopre la muscolatura addominale ed i fianchi, le cosiddette “maniglie dell’amore”.

Per completare la nostra breve trattazione dobbiamo menzionare quegli interventi che mirano a sottolineare le caratteristiche maschili ovvero gli zigomi, mento e mandibola. Attraverso l’utilizzo di appositi filler o protesi è possibile andare ad evidenziare un mento troppo sfuggente oppure zigomi svuotati e non più prominenti come una volta. La mandibola si sa è il punto di forza dello stereotipo maschile, segno distintivo di virilità del maschio dominante (detto anche maschio alfa) ed a questo proposito la soft surgery propone filler in grado di portare in evidenza la linea di demarcazione tra la mandibola ed il collo.

In ultimo, ma non certo per importanza, dobbiamo citare l’intervento di ginecomastia ovvero quella procedura che mira alla riduzione del volume della mammella maschile. Sempre più uomini oggi desiderano un trattamento completo senza tralasciare nessun particolare quindi programmano insieme con il chirurgo di riferimento interventi “tutto compreso” ovvero rimozione dell’adipe da pancia e fianchi, ritocco del volto e riduzione delle mammelle che a loro volta portano in risalto i pettorali.

lunedì 12 novembre 2012

Decalogo per la scelta del chirurgo estetico

Come in molti altri campi, anche in quello medico il passa parola è la migliore fonte di pubblicità per un chirurgo estetico. Una paziente che si è trovata bene, che abbia raggiunto i risultati che si era prefissata sarà ben contenta di raccomandare il professionista ad amici o parenti poiché è sicura di fare bella figura.

Con l’uso massiccio dei nuovi media come Internet, la liberalizzazione della pubblicità per categorie particolari quali quella medica, quella forense ed anche odontoiatrica, si assiste oggi alla creazione di network impegnati al massimo nel propagandare i servizi di chirurgia estetica utilizzando metodologie da “saldi di fine stagione” quasi fossimo ad un mercatino rionale o ad un’asta al ribasso. Come se non bastasse a portare agli onori della cronaca tali network ci si è messa anche la crisi finanziari che ha colpito tutti i Paesi indistintamente causando poca propensione alle spese cosiddette “superflue” o non strettamente necessarie.
Tutto questo ovviamente ha colpito anche il settore che si occupa della bellezza, le cliniche private ed ancor più i giovani medici che tentano di acquisire “fette di mercato”.

In questo articolo il Dr. Clemente Zorzetto cerca di spiegare il suo punto di vista sulla situazione che si è venuta a creare e descrive le regole di un mini decalogo che potrebbe servire a coloro che intendono trovare il giusto chirurgo estetico a cui affidare la propria immagine.

#1 Esperienza
#2 Curriculum accademico
#3 Idoneità delle attrezzature e degli ambienti
#4 Fiducia
#5 Riconoscimenti, associazioni, fama
#6 Prezzo


Al primo posto in assoluto va posta l’esperienza del professionista nel settore e tale esperienza è facilmente comprovabile dallo stesso medico attraverso la presentazione dei casi clinici affrontati e risolti positivamente. In particolare casi difficili come ad esempio la rinoplastica secondaria (in cui il chirurgo deve mettere mano su un naso che già presentava delle problematiche che sono state risolte in parte o per nulla da precedenti interventi – sempre che non siano state peggiorate -), mastoplastica secondaria (per le stesse ragioni del caso precedente), etc.

Il curriculum accademico ci dice se la persona che abbiamo davanti è realmente abilitato alla pratica delle procedure medico-chirurgiche per cui offre i servizi di cui desideriamo usufruire. Completano questa voce i congressi a cui ha partecipato sia come ascoltatore sia come relatore.

Non basta che un medico abbia l’esperienza e l’idoneità alla pratica chirurgica, è necessario anche che tali pratiche siano poste in essere in ambienti idonei che soddisfano i requisiti di sicurezza ed igiene imposti dalla legge altrimenti un intervento di chirurgia estetica può fallire non a causa del medico ma per infezioni varie contratte in sala operatoria.
A tale proposito, il Dr. Zorzetto tiene a precisare che collabora solo ed esclusivamente con cliniche private con altissimi standard di sicurezza e modernità.

La fiducia ispirata dal medico è un fattore tutto italiano ma che ha la sua importanza, non quando però il paziente, inebriato dall’affabilità del professionista e tendente al timore reverenziale, antepone o scambia la simpatia con la fiducia che il chirurgo deve in qualche maniera infondere.

Le associazioni ed i riconoscimenti sono fattori che devono necessariamente essere messi in secondo piano poiché non sono direttamente sinonimo e garanzia di bravura anche se è necessario sottolineare che dipende dal tipo di associazione. Non è necessario essere membro di cento associazioni di chirurgia per essere un bravo chirurgo, ne basta una ma che sia universalmente riconosciuta come valida e seria.
Nonostante il Dr. Zorzetto sia stato più volte definito dalla stampa "il chirurgo plastico dei vip", egli stesso è dell'opnione che un chirurgo deve costruire la propria credibilità in sala operatoria piuttostoché nei "salotti buoni" anche perchè se lo stesso medico passa troppo tempo a stabilire relazioni sociali proficue quando troverà il tempo per gli approfondimenti, i seminari e gli aggiornamenti ?

Forse penserete che, lasciando il prezzo come caratteristica meno importante, il Dr. Clemente Zorzetto tenda a portare l’acqua al suo mulino ma così non è.
Le sale operatorie idonee a garantire la sicurezza e la salute del paziente hanno un costo superiore, i presidi chirurgici di qualità (quali ad esempio il tipo di protesi utilizzate per aumentare il volume del seno) hanno costi differenti da quelli di qualità inferiore, un’equipe medica affiatata che lavora insieme da tempo e non riunita per il caso in esame e poi subito sciolta ha costi diversi.
Ecco spiegato il perché quando si cerca la garanzia del risultato e della salvaguardia della propria salute è assolutamente necessario prendere in considerazione tutte le voci del decalogo appena elencato e non fermarsi al prezzo.

lunedì 5 novembre 2012

Dilemma: filler permanenti o temporanei ?

La parola “filler”, tradotta in italiano ma non letteralmente, significa “riempimento” ed infatti dette sostanze servono per aumentare il volume della parte del corpo in cui vengono iniettate.
Quando sentiamo la parola filler è quasi automatico pensare alle punturine di acido ialuronico per aumentare il volume delle labbra o di botox (botulino in italiano) per spianare le rughe della fronte  ma forse alcuni non sanno che anche il nostro stesso grasso (ovvero il grasso autologo) può essere utilizzato in determinati casi per raggiungere lo stesso scopo.

In generale i filler tendono ad essere distinti per la loro azione nel tempo ovvero, esistono delle sostanze che non sono riassorbite dal corpo mentre altre lo sono in tempi assolutamente soggettivi e non predeterminabili.
I  filler permanenti, lo dice la parola stessa, una volta inoculati restano in posizione e non è necessario ripetere la procedura per mantenere il risultato mentre i filler temporanei una volta iniettati tendono ad essere riassorbiti dal corpo e quindi si perde piano piano il loro contributo nel far apparire la zona tonica e voluminosa.

A questo punto viene spontaneo chiedersi come mai si utilizzino ancora quelli temporanei se i rispettivi risultati si perdono nel tempo ? La risposta è che non di rado le sostanze a carattere permanente hanno creato non poche problematiche in alcuni soggetti sottoposti al trattamento come ad esempio infezioni ed in alcuni casi, per fortuna rari, la paziente si è vista sfigurata (ma stiamo parlando di casi assai rari e che andrebbero approfonditi su molteplici punti di vista per arrivare a capire tutte le con-cause di tali brutti risultati).

Il vantaggio del filler temporaneo a scapito delle protesi, vedi ad esempio l’aumento del volume degli zigomi, sta nel fatto che il risultato può essere raggiunto procedendo per gradi fino ad arrivare a soddisfare il paziente e permettendo a quest’ultimo di tornare sui suoi passi nel caso in cui il risultato finale non fosse di suo gradimento.

venerdì 2 novembre 2012

Chirurgia estetica senza bisturi ?

In questo periodo di crisi economica tutti i settori, chi più chi meno, ne risentono ed è per questo motivo che ognuno tenta nuove strade per “portare l’acqua al suo mulino”. Anche il settore medico-estetico non è esente da una non ben determinata flessione a partire dai dentisti italiani che, con l’avvento del turismo dentale in nazioni vicine all’Italia hanno necessariamente dovuto abbassare i prezzi per rimanere concorrenziali rispetto ai colleghi oltre confine.

Per quanto riguarda la chirurgia estetica invece, alcuni hanno tentato una strada diversa. Partendo dal presupposto che i collaboratori come l’anestesista, gli infermieri di sala operatoria, gli infermieri addetti ai degenti costano, l’affitto delle sale operatorie anche e la paura di sottoporsi ad un vero intervento chirurgico con tanto di anestesia ha sempre ingenerato un certo timore, si sta tentando di convincere gli interessati che è arrivata una “nuova chirurgia estetica” che può risolvere gli stessi problemi senza l’uso del bisturi. Questo tipo di slogan attira molto l’attenzione degli stessi potenziali pazienti in primis come anche quello dei media e della rete. Non è raro trovarsi davanti ad articoli su settimanali femminili o pagine web che “urlano” frasi o titoli come: “rinoplastica senza bisturi” oppure “aumento del seno con grasso autologo” (quindi senza bisogno di incidere e senza bisogno di protesi).

Tutte queste affermazioni suscitano nel lettore l’impressione di trovarsi davanti a tecniche nuove e con prezzi più abbordabili visto che molti elementi che compongono la spesa totale sono stati eliminati ma no né proprio così. Il fatto è che da parte di molti si sta tentando di mettere maggiormente in risalto quei servizi d’estetica che costano meno e quindi maggiormente fruibili ed in numero maggiore in questo periodo di recessione.
Se si desidera eliminare un lieve dismorfismo dal naso come ad esempio la classica gobbetta – ci dice il chirurgo estetico Clemente Zorzetto – è possibile ricorrere al rinofiller ma se si desidera accorciare il naso o rimpicciolirlo nella sua interezza mantenendo le giuste proporzioni, è assolutamente necessario ricorre a tecniche chirurgiche consolidate che prevedono il ricorso al bisturi ed alla sala operatoria.
Per ogni caso in esame esiste la giusta soluzione e non é ne etico ne professionale attirare le persone con falsi slogan e poi prospettare loro di cambiare idea e prendere in considerazione altre metodologie per raggiungere i risultati desiderati.

Attenzione ai venditori di chirurgia estetica poiché ad andarci di mezzo è la vostra salute ed in alcuni casi in modo irrimediabile.

lunedì 29 ottobre 2012

Rinoplastica aperta o chiusa ?

Sempre più spesso, visitando i post inviati dagli utenti ai differenti forum su Internet si può leggere la fatidica domanda: “devo rifarmi il naso, cosa mi consigliate, rinoplastica aperta oppure quella chiusa ?” ed a seguire una serie di risposte date da chi si è già sottoposto all’intervento di chirurgia estetica per migliorare la forma del naso od anche da chi, pur non avendo alcuna esperienza in merito si sente in grado di dare una risposta magari solo per aver sentito o letto qualcosa sull’argomento.

Clemente Zorzetto, in oltre 25 anni di esperienza come chirurgo estetico, tiene a sottolineare che non ha mai visto un’operazione chirurgica uguale ad un’altra così come nessun paziente ha mai reagito allo stress operatorio nello stesso modo di un altro paziente. Ciò a sottolineare che non è possibile decidere a priori ed in base ad indicazioni di altre persone, anche se in buona fede, a quale tipo di rinoplastica sottoporsi e, quindi, cercare il chirurgo che effettui materialmente l’operazione. E’ necessario, invece, sottoporsi ad una visita specialistica presso un chirurgo che deve poter avere la possibilità di valutare il caso in esame, conoscere i risultati estetici e/o funzionali a cui il paziente mira (ricordiamoci che il naso serve anche e soprattutto per respirare quindi è sempre doveroso salvaguardare o ripristinare tale tipo di funzionalità) e, di seguito, individuare la tecnica che considera migliore avendo cura di descriverla al paziente nel modo più comprensibile; solo dopo questi passaggi il candidato a rinoplastica può avere tutti i dati necessari per decidere se il chirurgo interpellato sarà colui che concretamente effettuerà l’operazione oppure se non sia meglio consultarne altri prima di prendere tale importante decisione.

In linea generale, per non lasciare i lettori di questo micro-blog di chirurgia estetica senza una risposta, il Dr. Clemente Zorzetto procederà ad una descrizione generica delle due tecniche per la rinoplastica evidenziandone le rispettive caratteristiche, modalità di esecuzione, vantaggi e svantaggi.

Rinoplastica chiusa

  • le incisioni vengono effettuate all’interno del naso quindi le cicatrici residue non saranno visibili dall’esterno;
  • il chirurgo non può vedere direttamente il campo operatorio;
  • proprio perché il campo operatorio non è visibile si dice che la rinoplastica chiusa è per chirurghi di maggior esperienza;
  •  particolarmente adatta per la prima rinoplastica poiché le diverse parti del naso tra cui la piramide nasale e la struttura cartilaginea sono integre e, quindi, non ci sono (o non ci dovrebbero essere) sorprese dovute a manomissioni causate da precedenti interventi;

Rinoplastica aperta

  • Le incisioni vengono fatte sia all’interno del naso sia all’esterno (per la precisione alla base delle narici e sulla “columella” la parte di cartilagine che divide le due narici) quindi, anche se molto sottili e quasi invisibili, questa tecnica è meno “pulita” rispetto all’altra;
  • il chirurgo ha completa visibilità del campo operatorio quindi può vedere direttamente come e dove sta intervenendo;
  • il fatto di poter vedere direttamente il campo operatorio fa presupporre che la rinoplastica aperta sia la tecnica preferita da giovani chirurghi con ancora poca esperienza;
  • in caso di rinoplastica primaria non perfettamente riuscita (indipendentemente se dal punto di vista estetico o funzionale) la rinoplastica aperta permette al chirurgo di vedere ciò che è stato fatto nel precedente intervento e risolvere i problemi (nel migliore dei casi) o, quanto meno, porre rimedio ad alcuni di essi.

La trattazione sarebbe molto lunga rischiando anche di scendere troppo nei particolari annoiando  i lettori non a proprio agio con termini medici di difficile comprensione per i non addetti ai lavori quindi, Il Dr. Zorzetto desidera terminare ricordando a chi desidera migliorare l’estetica del proprio naso di affidarsi alle decisioni del chirurgo plastico a cui ha deciso di dare completa fiducia evitando di crearsi falsi preconcetti riguardo ad una piuttosto che all’altra tecnica basandosi su indicazioni di chi non ha una più che comprovata esperienza in sala operatoria.

domenica 21 ottobre 2012

Chirurgia estetica e risultati naturali

Molte volte capita che alcune/i pazienti arrivino in studio dal Dr. Clemente Zorzetto avendo già ben in mente il risultato estetico che desiderano ottenere affidandosi alle mani del chirurgo od anche con la fotografia del naso o del seno della celebrità X o del cantante Y e si aspettano che il medico faccia il miracolo trasformando le loro fattezze in qualcosa che non appartiene loro neanche lontanamente e senza tener conto della situazione di partenza.

Con questa premessa non si intende certo criticare il comportamento di alcuni (per fortuna pochi) potenziali pazienti ma anzi, vorremmo prendere spunto da queste situazioni per cercare di descrivere l'essenza della chirurgia estetica ed ancor più quelli che dovrebbero essere i risultati che la chirurgia estetica dovrebbe produrre; ovvero risultati oggettivi che si possono vedere come ad esempio un seno più voluminoso o meno rilassato, di un naso molto più adatto alle proporzioni al viso che lo ospita ma non solo, vorremmo anche parlare dei risultati indiretti, ma per questo non meno importanti, che giungono a seguito di un intervento di chirurgia plastica ad esempio, per le donne, ritrovare il piacere di guardasi allo specchio e ritrovare la donna di un tempo specialmente dopo una o più gravidanze e prolungati allattamenti o per gli uomini: l'orgoglio di un profilo snello e sportivo senza grasso localizzato a livello di fianchi e pancia.

Il campo della chirurgia estetica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni ed è quasi possibile soddisfare anche le richieste più inconsuete ma la domanda che ogni chirurgo dovrebbe porsi è la seguente: "è giusto ?"

La chirurgia estetica dovrebbe essere considerata come un aiuto sia per sottolineare la bellezza che è già presente in tutti noi (chi più chi meno) sia per andare ad eliminare quelli che possono essere visti come difetti, molto spesso non recepiti come tali dalle altre persone, ma che comunque ingenerano in noi stessi una sensazione di disagio che può minare anche profondamente le nostre relazioni sociali, private ed intime.

Capita sempre più spesso che alcune persone siano così concentrate sul risultato che desiderano ottenere da mettere in secondo piano molti aspetti importantissimi quali ad esempio la struttura in cui saranno operati, l'esperienza del chirurgo a cui affidano la loro nuova immagine, i prodotti da quest'ultimo impiegati (con riferimento specifico alle protesi mammarie), l'attrezzatura chirurgica etc.

Il Dr. Zorzetto desidera chiudere questo articolo invitando coloro che stanno pensando ad un intervento di chirurgia estetica di vagliare ogni possibilità con molta calma, di non fermarsi alla prima visita ma di chiedere, chiedere ed ancora chiedere fino a quando tutti i dubbi non saranno stati debitamente chiariti ma soprattutto in questo periodo di crisi economica, di non cadere nelle allettanti trappole dei "venditori di servizi di chirurgia estetica" che offrono sconti su sconti poiché ad andarci di mezzo sarà proprio la vostra salute ed in alcuni casi in modo definitivo senza possibilità di porvi rimedio.